Arte di zucchero: istruzioni per l'uso!
Questo blog nasce dal mio lavoro, dalla mia passione per la sugar art e vuole essere un punto d'incontro per tutti gli appassionati di questo "dolcissimo" universo.

Sara Giustizieri

martedì 23 luglio 2013

E' forse una candid camera? PARTE SECONDA


Nuova location, nuovi clienti, nuove follie…e con il laboratorio a vista, ora, ne vediamo davvero di tutti i colori…mi sono resa conto che, a volte, la realtà supera di gran lunga la fantasia…

Per iniziare vi allego un paio di foto per mostrarvi il laboratorio e il punto vendita…Attenzione, guardatele bene, ma bene bene…

Laboratorio a vista 

Punto vendita 


Inizio subito dicendovi che è davvero davvero davvero difficile lavorare quando una massa di gente si incolla al vetro e, smangiucchiando un cornetto, ti indica come se fossi un fenomeno da baraccone, fa foto e lascia unte impronte di dita lerce di margarina e strutto davanti alla tua postazione… Peggio è quando bussano (un po’ come si fa con i pesci nell’acquario) o si sbracciano fino a farti uscire dal laboratorio con le mani inzaccherate per poi chiederti: “Scusi, dov’è il bagno?”.
Ma andiamo avanti…

Iniziamo con le domande assurde che ci hanno fatto al punto vendita:

-Salve!! Qui fate unghie? (questo delle unghie è un motivo davvero ricorrente…diamine)

-Buongiorno! Vorrei un tramezzino (mio Dio, ti pare che ci siano tramezzini??????)

-Una ricarica wind da 10. (No comment)

-Ma…quello lì è un computer o lei da quel monitor riesce a vedere tutto il locale???

Premessa: effettivamente noi ci troviamo abbastanza vicini ai bagni…ma si capisce CHIARAMENTE che siamo qui con un altro scopo…nonostante ciò ci siamo sentite dire:

-Scusi? E’ finita la carta igienica.
-Scusi? Qualcuno si è chiuso in bagno e non esce più
-Scusi? Il bagno degli uomini è rotto, che faccio? E io: “Vada a quello delle donne, se qualcuno bussa lei camuffi la voce”.
Ma il top l’ha raggiunto Chiaretta quando un tizio, uscendo dal bagno, udite udite…le ha lasciato gli spicci per la mancia!!!!!

Ma ….the winner is: “Scusi, ma qui fate cartomanzia?”. Un mito.

E veniamo al laboratorio...ogni affermazione che vi stò per citare sappiate che è SEMPRE, INEVITABILMENTE preceduta dal TOC TOC sul vetro.

Contesto: stavo usando il cutter per fare le strisce sottili…”Ma qui fate le tagliatelle?”.

Contesto: stavo correndo come una pazza, dovevo consegnare una marea di cose. TOC TOC TOC TOC TOC vedo una pazza fuori dal laboratorio che, mezza ingobbita, mi fa cenno di aprire la porta. In una mano un cappuccino, nell’altra un cornetto: “La prego mi fa entrare???!!!” e io: “No, non posso” Lei: “La prego!!!! Mi devo nascondere!!!!” (vi invito a riosservare bene la foto del laboratorio…completamente, inesorabilmente A VISTA) e io sempre più spazientita: “Vada in bagno” e lei, indicando il tavolo da lavoro di Isa: “Posso lasciare qui la mia colazione?” Io, con occhi furenti: “Signora, se ne vada”.

Contesto: stavo semplicemente tagliando delle pere. Gente fuori:“Uhhhhhh!!!!Guardaaaaaaa!!!! Stà tagliando le pereeeeeeee!!!!!!”…

Contesto: stavo semplicemente montando della panna. Gente fuori. “Uhhhhhhh!!!!Guardaaaaaa!!!!! Stà montando la panna!!!!!”

Contesto: mi stavo uccidendo per decorare una complicatissima torta nuziale di 5 piani con un intricato ramage di foglie oro. Gente fuori: “Vabbè, so fatte con gli stampini”. Doh!!!

Ma… the winner is…..

Contesto: io e Isa stavamo a capo chino ciascuna alla sua postazione, (come sempre vi invito a visionare NUOVAMENTE la foto sopra) un tizio spalanca la porta del laboratorio e….”Aò, è qui il bagno?”.
A volte vorrei uccidere. 

Piccola postilla...A volte la giustizia divina si palesa in tutta la sua devastante potenza. Invece di sentire il solito TOC TOC sul vetro, pochi giorni fa, improvvisamente sento un fortissimo TUNK!!! Colpo secco. Mi giro e mi accorgo di cio' che e' accaduto: un bambino con un gelato in mano ha preso la rincorsa per entrare in laboratorio...e si e' sfrittellato sul vetro...insieme al gelato. Scusate il cinismo ma...ho dovuto documentare fotograficamente l'accaduto...:)


5 commenti:

  1. Sei riuscita a farmi ridere anche se oggi non ne avevo proprio motivo. La tua bacchetta magica non ti serve solo per le torte. Sei sempre unica

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  2. Oddio, oddio, oddio.. O_O O.o
    Sara, mi sono fatta delle grosse, grasse risate immaginando le scene che hai raccontato.
    La foto del gelato spiattellato sul vetro, poi, è stato il degno finale che ogni comico ti invidierebbe!!!!
    Posso ben immaginare il nervoso che ti sale in quelle situazioni ma non ce la faccio a smettere di ridere, giuro!

    Dio mio quanto vorrei aver visto quel bambino.... SPLACK :D

    Grazie Sara, grazie per queste risate! :D

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  3. Laboratorio notevole! Al pozzo sono stati bravissimi nell arredamento, torte magnifiche, a volte decisamente troppo cariche, quasi "goffe", ma indubbiamente un ottima esecuzione! Dire che sei brava e' superflo, il tuo ego e' gia bello carico:-)
    Voglio darti un consiglio pero (se il tuo ego permette)...non essere cosi ridicolamente immatura, se hai un blog hai anche la responsabilita di indirizzare chi ti stima e ti segue, non tutte hanno le tue capacita, dovresti cercare di spingere a studiare, ad impegnarsi, e ad insistere per ottenere dei risultati, invece di mandare il falso messaggio "se modelli con la pasta di zucchero devi necessariamente sentirti sto cavolo (e ho detto cavolo)". Lavori e sei stipendiata in un posto che ha fatto soldi con gente che tra l altro chiedeva dov era il bagno e tutto cio di "assurdo" che tu descrivi. Non hai idea dell immagine che dai di te stessa dicendo quello che dici, e sopratutto definirti soddisfatta se un bambino che viene attratto da cio che fai, si "sfracella" sul vetro..e sforzati un pochino ad avere rispetto per chi i tramezzini li da al bancone. Probabilmente nella tua vita non hai fatto molte cose da avere un concreto contatto con la realta. Non mi aspetto che pubblichi questo post, ovvio publichi solo ruffiani....ah in ogni caso cerca di lavorare un po sull elasticita dei personaggi che fai a volte troppo statici! Inogni caso complimenti xche ho visto alcune torte veramente notevoli :-) in gamba

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    1. caro/cara anonimo/a,critichi Sara e questo è giusto se pensi che ella non sia brava o sia altezzosa{anche se in finale non dovrebbe interessarti a meno che tu non aspiri a diventarne amico/a} ma sul fatto che ella racconti di quanto sia idiota la gente non capisco xchè la critichi...molto spesso la gente manca di intelligenza,di logica ed in questo caso persino di buon senso...ma come cavolo{e ho scritto cavolo}ti viene in mente che all'interno di un bar-pasticceria-gastronomia si possano fare unghie o si possa aver concepito un bagno con le pareti trasparenti e tutte le minchiate che sono state chieste alle due ragazze che lavorano nel laboratorio?io trovo carino che Sara racconti ridendone le disavventure che le capitano al lavoro,forse se tutti volessimo farlo uscirebbero storie degne di libri gialli ma preferiamo non farlo,xchè non ci interessa...Conosco appena Sara xchè di fatto l'ho vista 2 volte,mi sembra una persona carina ma determinata ed energica,mi piacciono i suoi lavori anche se non sono una grande amante della pasta di zucchero ma in generale dei dolci eppure ritengo che i suoi lavori siano molto belli e di qualità e se la gente si sente offesa da questo,bè è un problema solo della gente,prendersela con una ragazza talentuosa è la riprova che c'è molta più mediocrità di quel che sembra...che amarezza-.-

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  4. Carissimo lettore o lettrice,
    ecco qui pubblicato il tuo commento. Non mi spaventa il fatto che qualcuno mi muova delle critiche, e' lecito, io scrivo, voi potete rispondere e il mio ego non borbotta. Ma andiamo per gradi...Iniziamo proprio da quest'ultimo. In questo folle circo del cake design sono conosciuta per "non essere conosciuta". Non partecipo alle fiere, non voglio comparire sulle riviste, rifiuto qualunque tipo di partecipazione per qualunque evento, sai perche'? Perche' odio espormi, non e' nelle mie corde, mi piace lavorare in silenzio e per gli altri, creo, modello, decoro e poi...dritta a casa dalla mia famiglia. Faccio torte, non salvo vite. C'e' poco da sentirsi "sto cavolo" quando ti svegli ogni mattina alle 6, ti spacchi la schiena per 6 giorni alla settimana e lo fai si' perche' ti piace (fortunatamente) ma soprattutto perche' nella vita bisogna lavorare. Non mi sento soddisfatta perche' un bambino si e' sfracellato sul vetro del laboratorio, ho il massimo rispetto per i miei colleghi che danno i tramezzini e...anche per Giovanni Rana, solo che io...non vendo tramezzini cosi' come non produco fettuccine. Nella mia vita, caro/a amico/a mio/a, al contrario di cio' che pensi, ho fatto tante, tantissime cose, anche quelle che non desideravo e che ho dovuto fare per forza ma sai qual'e' quella che mi rende piu' fiera? Mi sono sempre assunta la responsabilita' delle mie azioni e delle mie parole non celandomi mai dietro l'anonimato.
    In gamba
    Sara Giustizieri.

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