Arte di zucchero: istruzioni per l'uso!
Questo blog nasce dal mio lavoro, dalla mia passione per la sugar art e vuole essere un punto d'incontro per tutti gli appassionati di questo "dolcissimo" universo.

Sara Giustizieri

sabato 2 marzo 2013

E' forse una candid camera????!!!!



Dove è la telecamera nascosta? (PARTE PRIMA)

Il post di oggi sarà un po’ sui generis. Non voglio mostrarvi gli ultimi folli lavori di zucchero, ma vorrei comunque affrontare l’argomento “follia”.
Da quando abbiamo aperto il Cake Studio di cose strane ne abbiamo viste….Si’ ragazzi miei perché lavorare a contatto con il pubblico può essere una grande sfida…anche con se stessi perché le tentazioni sono sempre dietro l’angolo. Di quali tentazioni parlo?
1)   Sbottare a ridere in faccia al cliente
2)   Mandare afffxxxxxxxulo il cliente
3)   Domandargli “scusi, ma ci fa o ci è?”
4)   Iniziare a urlare come il conte Dracula in Hotel Transylvania
5)   Dirgli in tono amorevole e pacato…”ma sei de coccio?” (che tradotto dal romano significa “caspiterina, ma come devo spiegarti il concetto affinchè tu lo possa comprendere?!!!!)
6)   Prendere a calci i bambini viziati dei clienti
7)   Tranciare le mani a chiunque tocchi le torte dopo aver espressamente supplicato di non farlo.
8)   Prendere a pedate chiunque entri leccando un gelato sgocciolate (perché tra una leccata e un’altra pretende che tu capisca cosa ti sta domandando)
9)   Procedere alla castrazione chimica per i padroni dei cani che lasciano fare i bisogni alla bestiola sul  tuo zerbino (si, è successo anche questo)
1)                 Dare una tortorata tra capo e collo agli eterni indecisi…..quelli che ti fanno perdere ore perché non riescono proprio a decidersi tra il rosa antico e il rosa confetto….

Dopo questo breve decalogo vorrei raccontarvi qualche episodio del Cake Studio (vi dico solo che spesso abbiamo pensato di sostituire l’insegna attuale con un’altra più azzeccata…”Istituto Psichiatrico”)

TITOLO: Il ritorno della figliol prodiga.

Contesto: una ragazza torna a casa dopo lunghi mesi trascorsi all’estero, i genitori vogliono farle trovare una torta speciale. Che carini!!! Ma che bel pensiero!!! Ok, mi portano una foto della loro bellissima figlia, un primo piano stretto, capelli neri, lunghi, scompaiono dietro le spalle (quindi deduco  siano lunghi) riga al centro e dritti come fusi. Mi metto all’opera, creo la pupazza con le sue sembianze. Fatto. Il giorno prima della consegna l’amorevole mamma passa dal negozio e io le mostro la foto della figlia in versione zuccherina. Lei:” ma…le hai fatto i capelli legati?” Io: “No signora, sono lunghi e lisci come nella foto che mi ha portato” Lei: “Ma noooooooooooo!!!!! Lei dietro li ha lunghisssssssssimi e mossi!!!”. Risposta che avrei voluto darle: “Se giro la foto non riesco mica a vedere cosa si cela dietro le spalle di sua figlia”, risposta che ho dato: “No problem. Vado in laboratorio e le faccio una piega morbida”.

TITOLO: una fetta di torta.

Un ragazzo entra in negozio e domanda: “Ciao, come funziona qui? Quanto vengono le torte?” Io e Paola: “Non si vendono al kg, vanno a porzione” Lui: “Ma intere non le vendete?”.
No comment.

TITOLO: Origine dei coloranti alimentari.

Cliente, avvicinandosi ai coloranti alimentari esposti in negozio (dopo averli fissati per mezz’ora) domanda alla povera Paola: “Che origine hanno?”, Paola: “sono coloranti alimentari di origine chimica” Lui: “Si, ma l’origine del colore?” Paola, con il solito fare gioviale: “Mi tolga una curiosità, ma lei è pasticcere?”, cliente: “Qui le domande le faccio io”, si gira e se ne va.
Paola basita.

TITOLO: Sull’insegna c’è per caso scritto Caritas?????

Ragazza varca la soglia dei nostro negozio: “Ciao!!! Io stò aprendo un negozio di attrezzature per il cake design, solo che non so fare nulla, ti andrebbe di venire a fare una dimostrazione gratuita alle mie clienti?” Io: “Ma anche no”.


TITOLO: il furio delle torte
SOTTOTITOLO: quella volte che Paola perse 10 kg per vendere una torta.

Signore: “Non è per me ma per mio figlio. Lui non vuole che mi intrometta nelle sue cose ma…io sono venuto ugualmente a scegliere la torta per il suo matrimonio. “ E già questo basterebbe…..
Continua: “Voglio una torta per 120 persone, mi occorrerebbe sapere:
-quanto è alta.
-Ogni piano quanti cm è il diametro
-Quanto è alto ogni piano in centimetri esatti
-Il costo di ogni piano
-Su questa torta ci voglio 8 rose.
-prezzo comprensivo di foglia e ramo
-Sopra voglio gli sposi, prezzo degli sposi

Paola risponde ad ogni domanda mentre lui continua a prendere appunti. Ma alla domanda finale….Paola non ha saputo OVVIAMENTE rispondere: “Si, signorina ma vorrei sapere una cosa: quale è la GRAMMATURA della fetta?”.
Grasse risate per me.  

TITOLO: Le due Ron Ben Israel de NOANTRI

Due ragazze: “Ciao, avete la pasta di zucchero arancione?” Io “No, ve la do gialla poi ci aggiungete un pizzico di rosso e avete fatto” Loro: “Ma noi non vogliamo impastare” io: “Bhè…un minimo lo dovete fare…quando tirate fuori la pasta di zucchero dal barattolo va comunque impastata…” Loro, con fare piccato “Sì, lo sappiamo ma non ci va”. La prima immagine che mi è venuta in mente è stata di loro due davanti alla torta da coprire che tiravano fuori dal barattolo il blocco di pasta e la lanciavano sopra…Poi una delle due se ne esce con una frase che mi lascia alquanto perplessa: “Ma le fai anche vere?” E io (un po’ incredula ma sempre obbligatoriamente sorridente): “Direi di si…questo è un negozio di torte…” e lei con fare da consumata decoratrice: “Ma guarda che è più difficile coprire le torte vere..ci riesci?” Io. Basita. Ultra basita. Rido e me ne torno in laboratorio.

TITOLO: Eppure si vede che è un negozio di torte…o forse no?....
Le domande più assurde che ci hanno fatto:

-vendete vernici? (no ma puoi provare a spalmare lo zucchero sulle pareti)
-Fate ricostruzioni unghie? (no ma se vuoi te le faccio di zucchero)
-Vendete biglietti della roma? (Paola: no, tifo napoli)
-Fate ricariche telefoniche? (…)
-Fate massaggi? (Non credo proprio)


Chiudiamo il post di oggi con la regina delle domande assurde: “Mi scusi, ma quanto tempo devo tenere in forno la pasta di zucchero?”

Applausi per la signora.







7 commenti:

  1. ....Alcune le sapevo....
    Le altre grazie...grazie...sto ancora ridendo, soprattutto per il cliente che chiede se le vendete intere...o meglio la Cake Designer consumata che ti assicura che farle vere è più difficile O_ò....ora leggo il post a mio padre :D

    RispondiElimina
  2. dirti che l'ho letto tutto questo post... ti fa capire che mi è piaciuto! Troppo simpatica!Anche questo oltre i tuoi spettacolari lavori?!

    RispondiElimina
  3. Mi hai fatto sganasciare dal ridere quella del forno è mitica x non parlare della grammatura della fetta!!!! La gente sta veramente fuori credimi!!!!!

    RispondiElimina
  4. troppo divertente questo post.....ancora rido...O signur!!!!

    RispondiElimina
  5. Non posso credere a quello che leggo..... Io non sono mai stata nel commercio ma mi sembra impossibile che ci siano clienti di tale livello.

    RispondiElimina
  6. Sono morta dal ridere!!!Mi avete riportato alla mente antichi ricordi!!solo che io vendevo SANITARI!!!gente che voleva entrare nelle vasche per provarle e peggio ancora si metteva sui bidet e con la mano mimava il gesto di lavarsi e altre cose irripetibili..Abito a Pisa ma faro' in modo di venirvi a trovare..siete artiste meravigliose adoro i vostri lavori..mi informo sui corsi,,buon lavoro e ..TANTA PAZIENZA!!

    RispondiElimina
  7. troppo forte ma credevo di trovarmi anche io nei tuoi racconti per fortuna non ero cosi comica cmq le tue torte oltre ad essere belle sono troppo buone e non serve neanche accendere il forno.....

    RispondiElimina