Dove è la telecamera nascosta? (PARTE PRIMA)
Il post di oggi sarà un po’ sui generis. Non voglio
mostrarvi gli ultimi folli lavori di zucchero, ma vorrei comunque affrontare
l’argomento “follia”.
Da quando abbiamo aperto il Cake Studio di cose strane ne
abbiamo viste….Si’ ragazzi miei perché lavorare a contatto con il pubblico può
essere una grande sfida…anche con se stessi perché le tentazioni sono sempre
dietro l’angolo. Di quali tentazioni parlo?
1)
Sbottare a ridere in faccia al cliente
2)
Mandare afffxxxxxxxulo il cliente
3)
Domandargli “scusi, ma ci fa o ci è?”
4)
Iniziare a urlare come il conte Dracula in Hotel
Transylvania
5)
Dirgli in tono amorevole e pacato…”ma sei de
coccio?” (che tradotto dal romano significa “caspiterina, ma come devo
spiegarti il concetto affinchè tu lo possa comprendere?!!!!)
6)
Prendere a calci i bambini viziati dei clienti
7)
Tranciare le mani a chiunque tocchi le torte
dopo aver espressamente supplicato di non farlo.
8)
Prendere a pedate chiunque entri leccando un
gelato sgocciolate (perché tra una leccata e un’altra pretende che tu capisca cosa
ti sta domandando)
9)
Procedere alla castrazione chimica per i padroni
dei cani che lasciano fare i bisogni alla bestiola sul tuo zerbino (si, è successo anche questo)
1)
Dare una tortorata tra capo e collo agli eterni
indecisi…..quelli che ti fanno perdere ore perché non riescono proprio a
decidersi tra il rosa antico e il rosa confetto….
Dopo questo breve decalogo vorrei raccontarvi qualche
episodio del Cake Studio (vi dico solo che spesso abbiamo pensato di sostituire
l’insegna attuale con un’altra più azzeccata…”Istituto Psichiatrico”)
TITOLO: Il ritorno della figliol prodiga.
Contesto: una ragazza torna a casa dopo lunghi mesi
trascorsi all’estero, i genitori vogliono farle trovare una torta speciale. Che
carini!!! Ma che bel pensiero!!! Ok, mi portano una foto della loro bellissima
figlia, un primo piano stretto, capelli neri, lunghi, scompaiono dietro le
spalle (quindi deduco siano lunghi) riga
al centro e dritti come fusi. Mi metto all’opera, creo la pupazza con le sue
sembianze. Fatto. Il giorno prima della consegna l’amorevole mamma passa dal
negozio e io le mostro la foto della figlia in versione zuccherina. Lei:” ma…le
hai fatto i capelli legati?” Io: “No signora, sono lunghi e lisci come nella
foto che mi ha portato” Lei: “Ma noooooooooooo!!!!! Lei dietro li ha
lunghisssssssssimi e mossi!!!”. Risposta che avrei voluto darle: “Se giro la
foto non riesco mica a vedere cosa si cela dietro le spalle di sua figlia”,
risposta che ho dato: “No problem. Vado in laboratorio e le faccio una piega
morbida”.
TITOLO: una fetta di torta.
Un ragazzo entra in negozio e domanda: “Ciao, come funziona
qui? Quanto vengono le torte?” Io e Paola: “Non si vendono al kg, vanno a
porzione” Lui: “Ma intere non le vendete?”.
No comment.
TITOLO: Origine dei coloranti alimentari.
Cliente, avvicinandosi ai coloranti alimentari esposti in
negozio (dopo averli fissati per mezz’ora) domanda alla povera Paola: “Che
origine hanno?”, Paola: “sono coloranti alimentari di origine chimica” Lui:
“Si, ma l’origine del colore?” Paola, con il solito fare gioviale: “Mi tolga
una curiosità, ma lei è pasticcere?”, cliente: “Qui le domande le faccio io”,
si gira e se ne va.
Paola basita.
TITOLO: Sull’insegna c’è per caso scritto Caritas?????
Ragazza varca la soglia dei nostro negozio: “Ciao!!! Io stò
aprendo un negozio di attrezzature per il cake design, solo che non so fare
nulla, ti andrebbe di venire a fare una dimostrazione gratuita alle mie
clienti?” Io: “Ma anche no”.
TITOLO: il furio delle torte
SOTTOTITOLO: quella volte che Paola perse 10 kg per vendere
una torta.
Signore: “Non è per me ma per mio figlio. Lui non vuole che
mi intrometta nelle sue cose ma…io sono venuto ugualmente a scegliere la torta
per il suo matrimonio. “ E già questo basterebbe…..
Continua: “Voglio una torta per 120 persone, mi occorrerebbe
sapere:
-quanto è alta.
-Ogni piano quanti cm è il diametro
-Quanto è alto ogni piano in centimetri esatti
-Il costo di ogni piano
-Su questa torta ci voglio 8 rose.
-prezzo comprensivo di foglia e ramo
-Sopra voglio gli sposi, prezzo degli sposi
Paola risponde ad ogni domanda mentre lui continua a
prendere appunti. Ma alla domanda finale….Paola non ha saputo OVVIAMENTE
rispondere: “Si, signorina ma vorrei sapere una cosa: quale è la GRAMMATURA
della fetta?”.
Grasse risate per me.
TITOLO: Le due Ron Ben Israel de NOANTRI
Due ragazze: “Ciao, avete la pasta di zucchero arancione?”
Io “No, ve la do gialla poi ci aggiungete un pizzico di rosso e avete fatto”
Loro: “Ma noi non vogliamo impastare” io: “Bhè…un minimo lo dovete fare…quando
tirate fuori la pasta di zucchero dal barattolo va comunque impastata…” Loro,
con fare piccato “Sì, lo sappiamo ma non ci va”. La prima immagine che mi è
venuta in mente è stata di loro due davanti alla torta da coprire che tiravano fuori
dal barattolo il blocco di pasta e la lanciavano sopra…Poi una delle due se ne
esce con una frase che mi lascia alquanto perplessa: “Ma le fai anche vere?” E
io (un po’ incredula ma sempre obbligatoriamente sorridente): “Direi di si…questo
è un negozio di torte…” e lei con fare da consumata decoratrice: “Ma guarda che
è più difficile coprire le torte vere..ci riesci?” Io. Basita. Ultra basita.
Rido e me ne torno in laboratorio.
TITOLO: Eppure si vede che è un negozio di torte…o forse
no?....
Le domande più assurde che ci hanno fatto:
-vendete vernici? (no ma puoi provare a spalmare lo zucchero
sulle pareti)
-Fate ricostruzioni unghie? (no ma se vuoi te le faccio di
zucchero)
-Vendete biglietti della roma? (Paola: no, tifo napoli)
-Fate ricariche telefoniche? (…)
-Fate massaggi? (Non credo proprio)
Chiudiamo il post di oggi con la regina delle domande
assurde: “Mi scusi, ma quanto tempo devo tenere in forno la pasta di zucchero?”
Applausi per la signora.
....Alcune le sapevo....
RispondiEliminaLe altre grazie...grazie...sto ancora ridendo, soprattutto per il cliente che chiede se le vendete intere...o meglio la Cake Designer consumata che ti assicura che farle vere è più difficile O_ò....ora leggo il post a mio padre :D
dirti che l'ho letto tutto questo post... ti fa capire che mi è piaciuto! Troppo simpatica!Anche questo oltre i tuoi spettacolari lavori?!
RispondiEliminaMi hai fatto sganasciare dal ridere quella del forno è mitica x non parlare della grammatura della fetta!!!! La gente sta veramente fuori credimi!!!!!
RispondiEliminatroppo divertente questo post.....ancora rido...O signur!!!!
RispondiEliminaNon posso credere a quello che leggo..... Io non sono mai stata nel commercio ma mi sembra impossibile che ci siano clienti di tale livello.
RispondiEliminaSono morta dal ridere!!!Mi avete riportato alla mente antichi ricordi!!solo che io vendevo SANITARI!!!gente che voleva entrare nelle vasche per provarle e peggio ancora si metteva sui bidet e con la mano mimava il gesto di lavarsi e altre cose irripetibili..Abito a Pisa ma faro' in modo di venirvi a trovare..siete artiste meravigliose adoro i vostri lavori..mi informo sui corsi,,buon lavoro e ..TANTA PAZIENZA!!
RispondiEliminatroppo forte ma credevo di trovarmi anche io nei tuoi racconti per fortuna non ero cosi comica cmq le tue torte oltre ad essere belle sono troppo buone e non serve neanche accendere il forno.....
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