Nuova location, nuovi clienti, nuove follie…e con il
laboratorio a vista, ora, ne vediamo davvero di tutti i colori…mi sono resa
conto che, a volte, la realtà supera di gran lunga la fantasia…
Per iniziare vi allego un paio di foto per mostrarvi il
laboratorio e il punto vendita…Attenzione, guardatele bene, ma bene bene…
Laboratorio a vista
Punto vendita
Inizio subito dicendovi che è davvero davvero davvero
difficile lavorare quando una massa di gente si incolla al vetro e,
smangiucchiando un cornetto, ti indica come se fossi un fenomeno da baraccone,
fa foto e lascia unte impronte di dita lerce di margarina e strutto davanti
alla tua postazione… Peggio è quando bussano (un po’ come si fa con i pesci
nell’acquario) o si sbracciano fino a farti uscire dal laboratorio con le mani
inzaccherate per poi chiederti: “Scusi, dov’è il bagno?”.
Ma andiamo avanti…
Iniziamo con le domande assurde che ci hanno fatto al punto
vendita:
-Salve!! Qui fate unghie? (questo delle unghie è un motivo
davvero ricorrente…diamine)
-Buongiorno! Vorrei un tramezzino (mio Dio, ti pare che ci
siano tramezzini??????)
-Una ricarica wind da 10. (No comment)
-Ma…quello lì è un computer o lei da quel monitor riesce a
vedere tutto il locale???
Premessa: effettivamente noi ci troviamo abbastanza vicini
ai bagni…ma si capisce CHIARAMENTE che siamo qui con un altro scopo…nonostante
ciò ci siamo sentite dire:
-Scusi? E’ finita la carta igienica.
-Scusi? Qualcuno si è chiuso in bagno e non esce più
-Scusi? Il bagno degli uomini è rotto, che faccio? E io:
“Vada a quello delle donne, se qualcuno bussa lei camuffi la voce”.
Ma il top l’ha raggiunto Chiaretta quando un tizio, uscendo
dal bagno, udite udite…le ha lasciato gli spicci per la mancia!!!!!
Ma ….the winner is: “Scusi, ma qui fate cartomanzia?”. Un
mito.
E veniamo al laboratorio...ogni affermazione che vi stò per
citare sappiate che è SEMPRE, INEVITABILMENTE preceduta dal TOC TOC sul vetro.
Contesto: stavo usando il cutter per fare le strisce
sottili…”Ma qui fate le tagliatelle?”.
Contesto: stavo correndo come una pazza, dovevo consegnare
una marea di cose. TOC TOC TOC TOC TOC vedo una pazza fuori dal laboratorio
che, mezza ingobbita, mi fa cenno di aprire la porta. In una mano un
cappuccino, nell’altra un cornetto: “La prego mi fa entrare???!!!” e io: “No,
non posso” Lei: “La prego!!!! Mi devo nascondere!!!!” (vi invito a riosservare
bene la foto del laboratorio…completamente, inesorabilmente A VISTA) e io
sempre più spazientita: “Vada in bagno” e lei, indicando il tavolo da lavoro di
Isa: “Posso lasciare qui la mia colazione?” Io, con occhi furenti: “Signora, se
ne vada”.
Contesto: stavo semplicemente tagliando delle pere. Gente
fuori:“Uhhhhhh!!!!Guardaaaaaaa!!!! Stà tagliando le pereeeeeeee!!!!!!”…
Contesto: stavo semplicemente montando della panna. Gente
fuori. “Uhhhhhhh!!!!Guardaaaaaa!!!!! Stà montando la panna!!!!!”
Contesto: mi stavo uccidendo per decorare una
complicatissima torta nuziale di 5 piani con un intricato ramage di foglie oro.
Gente fuori: “Vabbè, so fatte con gli stampini”. Doh!!!
Ma… the winner is…..
Contesto: io e Isa stavamo a capo chino ciascuna alla sua
postazione, (come sempre vi invito a visionare NUOVAMENTE la foto sopra) un
tizio spalanca la porta del laboratorio e….”Aò, è qui il bagno?”.
A volte vorrei uccidere.
Piccola postilla...A volte la giustizia divina si palesa in tutta la sua devastante potenza. Invece di sentire il solito TOC TOC sul vetro, pochi giorni fa, improvvisamente sento un fortissimo TUNK!!! Colpo secco. Mi giro e mi accorgo di cio' che e' accaduto: un bambino con un gelato in mano ha preso la rincorsa per entrare in laboratorio...e si e' sfrittellato sul vetro...insieme al gelato. Scusate il cinismo ma...ho dovuto documentare fotograficamente l'accaduto...:)